La prossima grande rivoluzione

ROI TEAM IMPULSE

Acqua, cibo, energia, materie prime: queste risorse vengono impiegate quotidianamente, anche se non sempre in modo sensato.

Proprio come accade, per esempio, alla gran parte delle auto che, per il 95% del loro ciclo di vita, rimangono parcheggiate e, quando assolvono la loro funzione, sono occupate in media da meno di due persone. Anche le strade sono inefficienti. Sulle autostrade, ad esempio, il transito è ottimale solo quando il traffico si attesta al 10%, altrimenti hanno origine ingorghi.

Da sempre il cambiamento porta con sé un retrogusto negativo, poiché è strettamente legato all’impegno e, nel contempo, all’abbandono dei vecchi sistemi e delle consuetudini.Il problema dello scarso sfruttamentodovrebbe essere il fattore scatenante per un cambiamento di mentalità, riguardante sia la fabbricazione dei prodotti, sia l’impiego delle nostre materie prime. Dopo la rivoluzione agraria, industriale e, recentemente, digitale, ci troviamo ad affrontarne un’altra, quella delle materie prime e delle risorse, che sarà una delle sfide più impegnative per l’industria europea.

Tuttavia per godere delle risorse terrestri anche in futuro, deve necessariamente verificarsi un mutamento di mentalità. McKinsey & Company si sono occupati ampiamente di questo tema, individuando cinque modi operandi che, se combinati, possono aiutare le aziende a ottenere i massimi vantaggi dalla rivoluzione delle risorse.

A mio parere, tre di questi fattori, ovvero sostituzione, ottimizzazione e virtualizzazione, sono particolarmente importanti.

Sostituzione

Tale fase prevede una riflessione iniziale su tutte le risorse impiegate nella produzione o nel consumo dei prodotti, seguita poi dalla ricerca di alternative più economiche, meno dannose, più abbondanti o più efficienti.

Queste nuove risorse non dovrebbero però essere considerate come mere sostitute di quelle già impiegate: il fattore determinante, in questo caso, è soprattutto la migliore prestazione risultante. Un esempio è dato dall’impiego dei motori elettrici nel settore automobilistico: sono più efficienti, offrono maggiore sicurezza e garantiscono una migliore accelerazione rispetto ai tradizionali motori a combustione. Un ulteriore esempio può essere ricercato nell’industria alimentare: l’azienda Hampton Creek Food ha sviluppato un uovo a base vegetale, la cui produzione è più conveniente del 20% rispetto a quella canonica, con una tendenza al rialzo.

L’individuazione di sostituti non è un compito semplice, ma nello sviluppo di prodotti vale la pena fare previsioni per qualche decennio, posizionando così la propria azienda un passo avanti rispetto alla concorrenza.

Ottimizzazione

Un’ulteriore opportunità per accrescere l’efficienza delle risorse è l’ottimizzazione del loro impiego, avvalendosi dell’IT: anche l’utilizzo di Software as a Service (SaS), infatti, può dare luogo a un ingente risparmio.

Grazie all’introduzione di software e sensori negli aerei, già prima dell’atterraggio possono essere inviati alla torre di controllo importanti informazioni sulla manutenzione, al fine di risparmiare tempo prezioso una volta a terra.

Tuttavia, non sempre si tratta di massimizzare i profitti. Al fine di aumentare la sicurezza stradale, l’azienda di logistica globale UPS ha introdotto un sistema in grado di pianificare i percorsi degli autocarri così da evitare le svolte a sinistra.

Se un’azienda riflette su questo genere di ottimizzazioni, dovrebbe preoccuparsi anche di vari temi. Esistono costosi beni patrimoniali che possono essere intelligentemente integrati tramite software e sensori? Vi sono apparecchiature ad alto consumo energetico che non svolgono alcuna funzione attiva? Potrebbe trattarsi per esempio di velivoli che sorvolano gli aeroporti in attesa di atterrare. In questi casi l’impiego dell’IT può far risparmiare tempo e denaro.

Virtualizzazione

Virtualizzazione significa eliminazione, completa o dalla sfera fisica, di svariate attività attraverso l’automazione.

Negli ultimi 10 anni, l’industria automobilistica ha dovuto combattere con gravi crisi, le cui motivazioni vanno ricercate nel drastico cambiamento dei comportamenti umani: per esempio, non andiamo più a trovare gli amici tanto spesso, poiché la tecnologia ci offre nuove opportunità di comunicazione. Anche gli acquisti vengono effettuati con maggiore frequenza in internet.

Molte aziende presentano già nuove opportunità come, per esempio, un termostato con servizi dinamici a livello di energia e sicurezza. E poi cosa ci aspetta ancora? Forse la guida dell’auto sarà a esclusivo appannaggio della tecnologia.

La rivoluzione delle risorse ci offre soluzioni non solo più economiche ed efficienti, ma anche migliori nel loro complesso.

Le aziende che chiudono gli occhi davanti a tale rivoluzione rimarranno ben presto un passo indietro. Quelle sufficientemente coraggiose, che osano cimentarsi con il cambiamento, diventeranno le grandi imprese del 21° secolo.

Un esempio di temerarietà è quello dell’azienda altoatesina d’imballaggi Naturapack: le persone che vi lavorano sono consapevoli della loro responsabilità nei confronti della natura. Ogni anno, in Alto Adige vengono prodotti ca. 466 kg di rifiuti pro capite, la maggioranza dei quali è costituita da imballi. In base al motto “Modus operandi economico, obiettivi ecologici”, s’impegnano dunque ogni giorno nella produzione di materiale ecologico per l’imballaggio e nell’attuazione con successo di numerosi interventi a salvaguardia dell’ambiente.

Come stanno le cose nella vostra azienda? Avete già un’idea per la vostra rivoluzione delle risorse?