Come saranno i lavori di domani?

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Vera Giuliani

Già 500 anni fa, ai tempi di Lutero, la stampa rivoluzionò il mondo intero. Sempre più persone, infatti, iniziarono a leggere e scrivere, modificando così l’universo lavorativo.

Poi, alcuni secoli più tardi, l’industrializzazione diede un nuovo scossone alle attività professionali, costringendo l’uomo ad adeguarsi alle mutate condizioni: in molti casi, infatti, la mano d’opera venne sostituita dalle macchine, alleggerendo così il lavoro. Anche oggi stiamo vivendo un’altra rivoluzione, quella della digitalizzazione e, di conseguenza, ci chiediamo quali effetti avrà sul nostro lavoro: verranno a perdersi delle professioni o, in futuro, ne nasceranno di nuove?

Rispondere oggi a questa domanda è difficile, sebbene gli studi dimostrino che saranno sempre più richiesti esperti nel settore IT. Ciò però non significa che tutti gli altri impieghi non serviranno più: non è sufficiente, infatti, introdurre nel mondo del lavoro solo know-how e conoscenze tecniche. La digitalizzazione richiede al personale anche e soprattutto altre competenze (soft skill), quali:

·         la disponibilità ad accogliere attivamente il cambiamento

·         la capacità di affrontare le complessità

·         la capacità di affrontare insicurezza e rischi

·         la capacità di ragionare per nessi

·         la capacità di comunicare

·         la capacità di lavorare in squadra

·         la disponibilità ad assumersi delle responsabilità

·         la disponibilità ad apprendere “per tutta la vita”

·         ecc.

In futuro, i collaboratori dovranno crescere nella loro interezza e gli incarichi a progetto saranno al primo posto in molti settori.

Stando a uno studio dei professori di Oxford Frey e Osborne, in collaborazione con l’agenzia per la consulenza aziendale Deloitte la digitalizzazione metterà a rischio le professioni nei seguenti ambiti:

Dati in milioni                                 Professioni                       Occupati

Uffici e segreterie, traffico, servizio gastronomico, commercio e gestione tecnico-aziendale, poste e consegne, cuochi, operatori bancari, logistica, lavorazione dei metalli, contabilità.

 

Altri invece che necessitano in particolare di capacità umane, saranno invece assicurate:

Le 10 professioni meno a rischio

 

Dati in milioni                                 Professioni                       Occupati

 

Assistenza ed educazione dei bambini, salute e assistenza ai malati, personale di vigilanza e dirigenti (organizzazione e strategia aziendale), ingegneria meccanica e automazione, tecnologie degli automezzi, distribuzione (acquisti, vendite e commercio), settore sociale e socio-pedagogico, assistenza agli anziani, docenti di scuole superiori e ricercatori.